
Scopriamo l’Area Archeologica di Tindari e il Santuario della Madonna del Tindaro
Il Parco
Il parco archeologico di Tindari, sorge nell’omonima citta antica. da un’altezza di 268 m, a picco sul mar Tirreno e sulla Riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello. Sia il nome dell’insediamento che i suoi demonimi sono un riferimento al re spartano Tindaro (in greco antico Τυνδάρεος Tyndáreos) e alla sua progenie, tra cui i Dioscuri che, in quanto figli di Tindaro, erano detti tindaridi. Conosciuti soprattutto come i Diòscuri[1] ossia “figli di Zeus“, ma anche come Càstori, Gemini e Tindaridi[2], avevano entrambi una propria specificità: Castore era domatore di cavalli mentre Polluce si distingueva ottimamente nel pugilato[3]. Tindari venne fondata da Dionisio I di Siracusa nel 396 a.C. come colonia di mercenari siracusani che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine, Fondata nel 396 a.C., aveva un impianto urbano regolare con ampie strade parallele (decumani) intersecate da strade più strette (cardines).
Sul decumano superiore si snodano i principali edifici pubblici: la c.d. Basilica e il Teatro. La Basilica era destinata a funzioni ufficiali. Realizzata probabilmente in età augustea restò in uso fino al V sec. d.C. Il Teatro, la cui capienza era di 3000 spettatori, è stato costruito tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. L’edificio scenico, a tre ordini, è, d’altra parte, di poco posteriore. In età imperiale romana fu infatti modificato per essere adattato ai giochi circensi. L’insula IV, unico isolato esplorato per intero, è articolata su quattro terrazze. Quella inferiore, è invece occupata da sei botteghe che si aprono sul decumano centrale. Sulle successive si estendono due abitazioni con peristilio e, infine, un edificio termale pubblico (III sec. a.C.). La costruzione prospetta sul decumano superiore, formato da una corte colonnata, due piccoli spogliatoi (apodyteria) e stanze (frigidarium, tepidarium e calidarium) decorate con pavimenti musivi. Una Domus e un grande edificio pubblico di età romana sono visitabili in Contrada Cercadenari.
Museo – Antiquarium
L’Antiquarium del parco archeologico di Tindari è articolato in cinque sale, raccoglie una selezione di reperti frutto delle innumerevoli campagne di scavo condotte, databili dall’età preistorica a quella romana. I materiali sono inoltre ordinati secondo criteri topografici e cronologici questi includono infatti vasellame di pregio e d’uso comune, vetri, oggetti per di più in bronzo, iscrizioni in lingua greca e latina,

Nella zona archeologica sorge l’edificio dell’Antiquarium, suddiviso in cinque sale. Gli ambienti ospitano raccolte di epigrafi greche e romane, iscrizioni e cippi funerari, lastre tombali, mosaici, monete, medaglie, suppellettili d’uso quotidiano.
- Sala I: planimetrie e tabelloni esplicativi. Ospita il plastico ricostruttivo della scena ellenistica del teatro.
- Sala II: iscrizioni e marmi vari. Due statue frammentarie in marno raffiguranti Nikai (Vittorie) in volo, probabili acroteri di tempio, di prima età ellenistica. Grande riproduzione in marmo di maschera teatrale tragica di re Priamo di età imperiale romana, proveniente dall’edificio monumentale a gradoni di contrada Cercadenari.
- Sala III: grande testa in marmo dell’imperatore Ottaviano Augusto divinizzato del I secolo d.C. proveniente dall’area della basilica, statue onorarie in marmo di personaggi maschili togati di avanzata età imperiale romana.
- Sala IV: capitello corinzio fittile dal tablinum della casa C dell’insula IV, nelle vetrine sono esposte ceramiche varie di età greca e romana, provenienti da ambienti, cisterne e fognature della città.
- Sala V: ceramiche di impasto provenienti dall’insediamento preistorico della prima Età del Bronzo sottostanti il tablinum della casa C. Corredi tombali di età greca, ceramiche varie e terrecotte figurate, alcune di soggetto teatrale, come maschere e statuette. Materiali dalle case romane o dai relativi livelli di frequentazione urbana: suppellettili ceramiche varie, terrecotte figurate, frammenti di intonaci dipinti e stucchi con motivi ornamentali.
Il Teatro Greco di Tindari fu costruito alla fine del quarto secolo a.C. e rimaneggiato in epoca romana, per essere riadattato ai giochi dell’anfiteatro. Rimasto a lungo in abbandono, il Teatro fu scavato nella conca di una collina, con una serie di gradinate capaci di contenere circa 3000 persone.
Notizie sul parco Archeologico di Tindari:
Notizie sul Santuario del tindaro
Riserva orientata dei laghetti di Marinello
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