CEAN (Centro Educazione Ambientale Nebrodi)

La Cooperativa di Comunità

Cittadini dei nostri amati borghi,

La “Cooperativa di Comunità” è uno strumento di sviluppo per le piccole comunità ed è lieta di rivolgersi a voi con una proposta speciale, nata dal desiderio di valorizzare e sostenere le radici profonde delle nostre piccole comunità.

In un momento in cui molti dei nostri borghi si trovano a fronteggiare sfide di spopolamento, crediamo fermamente che il cuore di ogni comunità sia la sua gente: e cioè, Tutti Voi. Per questo motivo, abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno nel promuovere iniziative che favoriscano la vitalità, il rispetto e la crescita dei nostri territori.

La cooperativa di Comunità può spaziare in tutti gli ambiti della vita di una comunità e si propone di:

  • Supportare progetti di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio locale;
  • Promuovere iniziative di turismo sostenibile e cultura locale;
  • Favorire attività economiche e artigianali tipiche del territorio;
  • Creare reti di collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni;
  • Offrire servizi di assistenza e supporto alla vita quotidiana.

Vi invitiamo a essere parte attiva di questo percorso, contribuendo con le vostre idee, il vostro entusiasmo e la vostra volontà di fare comunità. La forza dei nostri borghi risiede nella passione e nella solidarietà di tutti voi.

Per maggiori informazioni, incontri e iniziative, visitate la pagina presso il sito internet www.handmademontalbano.com o contattateci direttamente. Insieme, possiamo ridare vita alle nostre terre, rendendole non solo luoghi di passaggio, ma veri e propri centri di comunità viventi e resilienti.

Con affetto e determinazione,

Silvio Scuto Tel. 3467654899, promotore  di Cooperativa di Comunità Montalbano Elicona 29/04/2025  

Una cooperativa di comunità offre numerose opportunità sia per i membri della comunità che per l’intera collettività. Ecco alcune delle principali opportunità:

1. Sostenibilità economica e sociale: Favorisce lo sviluppo di attività economiche locali, creando posti di lavoro e sostenendo il tessuto sociale della comunità.

2. Inclusione e partecipazione: Promuove la partecipazione attiva dei cittadini, favorendo l’inclusione di gruppi svantaggiati e rafforzando il senso di appartenenza.

3. Valorizzazione delle risorse locali: Sfrutta e promuove le risorse del territorio, come prodotti, tradizioni, competenze e capacità imprenditoriali locali.

4. Autogestione e democrazia: Basata su principi di mutualità e democrazia, permette ai soci di partecipare alle decisioni e alla gestione della cooperativa.

5. Risposta a bisogni specifici: Può offrire servizi e prodotti mirati alle esigenze della comunità, come assistenza sociale, servizi educativi, di cura o di sostenibilità ambientale.

6. Innovazione sociale: Favorisce soluzioni innovative per problemi sociali, ambientali o economici, contribuendo allo sviluppo di modelli sostenibili e resilienti.

7. Educazione e sensibilizzazione: Promuove la cultura della cooperazione, del consumo responsabile e della sostenibilità tra i cittadini.

8. Resilienza e autonomia: Rafforza la capacità della comunità di autogestirsi, riducendo la dipendenza da risorse esterne e promuovendo l’autonomia locale.

In sintesi, una cooperativa di comunità rappresenta uno strumento potente per lo sviluppo sostenibile, l’inclusione sociale e il rafforzamento del tessuto territoriale, contribuendo alla creazione di un ambiente più equo, partecipativo e resiliente.

Certo! Ecco un elenco di 20 esempi di progetti che una cooperativa di comunità può sviluppare in un borgo in via di spopolamento:

  1. Agricoltura biologica e orticoltura – Creare un orto comunitario e coltivazioni biologiche per sostenere l’autosufficienza e promuovere il turismo sostenibile.
  2. Ristrutturazione e riuso di immobili storici – Restauro di case e edifici antichi per riqualificare il borgo e attirare visitatori.
  3. Agriturismo e ospitalità locale – Attivare servizi di accoglienza e ristorazione basati sui prodotti locali.
  4. Laboratori di artigianato e tradizioni locali – Promuovere attività artigianali come ceramica, tessitura o lavorazione del legno.
  5. Progetti di turismo rurale – Organizzare escursioni, camminate e visite guidate alle bellezze naturali e culturali del territorio.
  6. Eventi culturali e festival – Creare manifestazioni per valorizzare le tradizioni e attrarre visitatori.
  7. Servizi di assistenza e supporto alla terza età – Offrire servizi di accompagnamento, assistenza domiciliare e socializzazione.
  8. Centri di aggregazione e coworking – Spazi condivisi per residenti e visitatori, favorendo la socializzazione e l’imprenditorialità.
  9. Progetti di energia rinnovabile – Installare pannelli solari o altre fonti di energia pulita per rendere il borgo autosufficiente.
  10. Formazione e workshop – Organizzare corsi di cucina, artigianato, agricoltura sostenibile.
  11. Mercati agricoli e di prodotti locali – Creare punti vendita di prodotti del territorio per sostenere i produttori locali.
  12. Progetti di mobilità sostenibile – Incentivare l’uso di biciclette, car sharing o navette ecologiche.
  13. Laboratori di educazione ambientale – Sensibilizzare residenti e visitatori sui temi della sostenibilità.
  14. Valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche – Organizzare degustazioni, corsi di cucina e feste del territorio.
  15. Progetti di recupero dei percorsi storici e naturalistici – Riapertura e manutenzione di sentieri e itinerari storico-naturalistici.
  16. Creazione di un archivio digitale delle tradizioni locali – Raccogliere e condividere storie, foto e documenti storici.
  17. Sostegno alle start-up locali – Spazi e servizi di supporto per giovani imprenditori e innovatori.
  18. Progetti di inclusione sociale – Attività per coinvolgere diversi gruppi di residenti e promuovere coesione.
  19. Promozione del turismo sostenibile tramite social media – Attività di promozione digitale del borgo e delle sue attrattive.
  20. Progetti di tutela e valorizzazione della biodiversità – Creare aree verdi, giardini botanici o progetti di conservazione della fauna locale.

Questi progetti possono contribuire a rivitalizzare il borgo, rafforzare la comunità locale e attrarre visitatori, creando opportunità sostenibili di sviluppo.

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La Donna Sikana

La Donna una figura ancestrale al Centro del Vita del Villaggio

Il testo offre un affascinante quadro di un’antica visione sociale e spirituale, focalizzata sulla figura della donna come centro e custode della vita nel villaggio, e sull’importanza di luoghi sacri come l’Argimusco.

Ecco un riepilogo e alcune riflessioni principali:

  1. La Donna come Figura Ancestrale e Centrale:
  • Rappresentava l’Essere in grado di connettersi con il Creato e la Vita.
  • Simbolo di generatrice e di collegamento con i ritmi cosmici e naturali.
  • Aveva un ruolo centrale nei riti propiziatori, celebrando le fasi della Vita e le stagioni.
  • Organizzazione matriarcale del villaggio, con la Donna al centro della vita comunitaria.
  • Assonanze con la spiritualità cristiana, suggerendo un’unità di verità antica e universale.
  1. L’Argimusco come Luogo Sacro:
  • Considerato un sito misterioso e ricco di significato, forse di origine antichissima.
  • Collegato alla città di Bakano (Abakainon), importante centro del Mediterraneo antico.
  • Circondato da boschi di querce, ospitava villaggi sikani dediti a culti della Madre Terra e del Dio Sole.
  • Le grandi pietre rappresentavano aspetti della Vita e venivano utilizzate per riti propiziatori, guarigioni, visioni.
  • Presenza di figure sacre come sciamani, sacerdoti, medici, filosofi, che guidavano i pellegrini e i riti.
  • Importanza dei eventi astronomici come gli equinozi e i solstizi, momenti di celebrazione comunitaria e di celebrazioni legate alla vita e alla natura.
  • La luce come elemento fondamentale della creazione e dell’organizzazione della vita.
  1. La Storia dei Popoli nella Regione:
  • I Sikani, popolazione pacifica dedita alla pastorizia, vivevano in questa zona fino a quando non furono disturbati da incursioni piratesche e dallo sfruttamento.
  • Si ritirarono in territori più difendibili, mantenendo le proprie tradizioni religiose e il rapporto con la natura.
  • L’arrivo dei Siculi, più bellicosi e patriarcali, portò a conflitti e a un cambiamento nei modelli sociali e spirituali.

Riflessioni:

  • La descrizione evidenzia come molte culture antiche attribuissero grande importanza alla donna come simbolo di vita e connessione cosmica.
  • La presenza di siti sacri come l’Argimusco suggerisce che queste aree erano centri di spiritualità, rituali e conoscenza.
  • La similarità tra queste antiche credenze e alcuni aspetti della spiritualità cristiana potrebbe indicare un’origine comune o un filo di continuità spirituale oltre il tempo.
  • La storia dei popoli che hanno abitato questa regione mostra un’evoluzione delle società, da comunità pacifiche e spirituali a gruppi più bellicosi, con conseguenze sulla loro cultura e religiosità.

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Abbiamo la Connessione?

Se non c’è connessione, siamo fuori dal nostro tempo. Così si afferma. In un posto di montagna come Montalbano Elicona troviamo scarsa connessione. Ma esiste la possibilità che in un posto come questo potessimo trovare una altra tipo di connessione, e la piu importante della nostra Vita. E’ la Natura che è la fornitrice di questo servizio, ed anche gratuito, è un invito a investire un po del proprio tempo nella riflessione, nella meditazione e nella connessione con la Vita. La proposta di tornare a immergersi nella natura, per ritrovare il proprio equilibrio interiore e il senso della propria esistenza, è un messaggio che risuona con tutti noi, soprattutto in un mondo così frenetico e pieno di distrazioni.

Le attività che si propone nei nostri Tour, come esplorare i boschi e immergersi nei suoni e nei profumi della natura, creano occasioni per riscoprire non solo la bellezza del mondo esterno ma anche la ricchezza del nostro universo interiore. La connessione con i luoghi e la loro storia può davvero arricchire la nostra esperienza e offrirci nuove prospettive sul nostro cammino.

Attraverso la cucina del nostro ristorante “Il Ritrovo dei Re”, e l’accompagnamento in esperienze sensoriali immersive durante i nostri trekking e passeggiate meditate, si ha l’opportunità di risvegliare i sensi e riavvicinarsi a quella parte di noi che spesso trascuriamo. È in questi momenti di contemplazione e presenza che possiamo accogliere le intuizioni e le verità che emergono dal nostro cuore.

Anche la nostra proposta di ospitalità nel nostro Albergo Diffuso “Borgo Antico Montalbano”, è in armonia con la natura e la cultura del luogo, rappresenta un’opportunità unica per riconnettersi con se stessi e con l’ambiente circostante, stimolando una nuova consapevolezza e un modo di essere che si distacca dagli schemi convenzionali.

In conclusione, la nostra intenzione è di promuovere un’esperienza che unisce la scoperta, la riflessione e la connessione con la Vita, è un invito prezioso per tutti coloro che desiderano vivere in modo più autentico e significativo.

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Il Cibo, racconta lo Spirito della Vita che ci circonda

Abbiamo bisogno del cibo che dà energia,  per sostenerci, il cibo che fa bene deve essere genuino, ricavato da un modo di coltivare sano e nel rispetto delle dinamiche naturali che le caratterizza in Natura, senza esasperare, pressare, condizionare, stravolgere, costringere, gli elementi a modificare il proprio comportamento altrimenti dettato da meccanismi naturali. Ma quando ci cibiamo abbiamo bisogno di avvertire che ci farà bene e che ci porterà quella energia in grado di farci vivere meglio e che ci consentirà di dare il meglio di noi stessi. Ingerendo il buon cibo facciamo in modo che diventi parte di noi stessi, ciò vuol dire che altri esseri viventi stanno condividendo se stessi per continuare quel processo meraviglioso che è la Vita. Ma anche noi saremo cibo per Altri esseri viventi e parteciperemo allo stesso processo della Vita. E così potremo fare in ogni azione che faremo durante la nostra vita. Ogni nostra azione è un atto energetico che si spenda per la Vita oppure no. Ogni ristoratore, celebra un rito per ogni tavolo che serve il suo cibo, una celebrazione alla Vita, comunica la storia e il territorio di provenienza di ogni ingrediente ed allora il commensale se ne andrà arricchito non solo dell’Energia dispensata nel cibo somministrato, ma acquisirà una consapevolezza ed una conoscenza che gli consentirà di partecipare attivamente alla Celebrazione, a questo atto che diventa Sacro, per la partecipazione e la condivisione con il Creato. Questa Celebrazione alla Vita è dettata solo dall’Amore che alberga nel pronfondo di Ognuno di Noi e non puo essere solo compreso da un approccio di carattere professionale.

Pensieri di Silvio

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I Sikani e Bakano

I Sicani sono arrivati in Sicilia da almeno 4000 anni, un lungo viaggio iniziato da circa 10.000,00 anni, dalla loro terra originaria e con percorsi diversi, alcuni sono discesi dallo stivale italico, altri sono provenuti dal medio oriente e chissà da quanti altri posti precedentemente stanziatisi. I flussi immigratori ha avuto una durata di almeno 700-800 anni e su ondate successive, verso la terra di Sicilia che hanno chiamato “Trinachìa” la odierna nostra Sicilia. I Sikani hanno scelto la Sicilia come terra da abitare e mettere radici, una terra descritta come una sorta di terra promessa, Un popolo che si è adattato alle varie ingerenze e dominiazioni susseguitisi senza sosta fino ad oggi. Forse è un popolo di “vinti”, ma che resiste piu di quello che noi immaginiamo alle culture imposte, e alla storia mistificatoria dei vincitori. Anche oggi i Sikani hanno lasciato tracce indelebili sui siciliani, piu di quello che possiamo ritenere, nella nostra lingua siciliana ci sono tracce della loro lingua originaria, fondata sul proto-sanscrito. I  Sikani non avevano intenti belliggeranti e neanche di costituire un grande e unico regno Sikano. Un popolo legato dal loro profondo rapporto con la Natura, la terra, le stelle e i loro antenati, questi, portatori di un essenza divina da tramandare alle future generazioni. Un popolo che sapeva coltivare la terra, che conosceva le stelle, sapeva andare per mare e sapeva come orientarsi con le stelle, con una profonda conoscenza delle erbe medicinali e dell loro impiego per curare. Il fondamento della loro spiritualità si imperniava nella capacità di riconoscersi parte integrante di una Natura che amavano e rispettavano e talvolta fino a venerarla. Le grandi pietre e le forme in cui si delinevano erano espressioni di signicati spirituali e poi promontori, luoghi prescelti per avvicinarsi quanto piu al cielo. I grandi alberi,  rappresentavano i luoghi di contatto con il Cielo e con quel Mistero che tutte le esperienze spirituali umane hanno espresso nella loro Ricerca di quell’Oltre che l’umanità ha sempre riconosciuto e custodito nel proprio interiore. L’Argimusco esprime quelle caratteristiche che i Sikani ricercavano per esercitare il loro culto a Madre terra, Dio Sole, un luogo dove evocare i propri antenati. Oggi, l’Argimusco conserva ed emana un fascino che tocca nel profondo ogni sensibilità umana, sul piano spirituale ed anche piu superficiale ed emozionale.

 

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A mio Papà..

Il Tempo passa

e non passa tempo

che non abbia un ricordo di Te..

Un giorno eri, e oggi io sono,

e poi ancora sarò…

E tu sei lì

nei miei pensieri,

sapendo di ritrovarti in giro per il Creato

e potermi avvicinare a te come non mai…

Io sarò così per il mio figlio e così ancora, e chissà per quanto,

per Tutti, ancora..

E’ solo un atto di amore che ci raggiunge e ci mette insieme.

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Un Cammino verso Se Stessi

Montalbano Elicona un paese dei Nebrodi di fronte alle isole Eolie, un paese in via di spopolamento, un luogo attraversato dalla storia, ricco di Natura e Silenzio, un posto naturale per ritrovarsi e riflettere. Nel 2016 ci siamo stabiliti in questo paese, provenienti dalla città di Catania, caotica e stressante e come tutte le città spersonalizzante. In queste luogo quasi sperduto abbiamo pensato di riprendere il senso della nostra Vita e abbiamo fondato una cooperativa sociale che avesse lo scopo di procurarci da vivere e di potere dare accoglienza a coloro i quali come noi, volessero condividere questo nostro desiderio di riprendersi dalla quotidianità. In questi anni abbiamo voluto spendere la nostra creatività staccandoci dal quel modo di pensare e di fare, a tutti noto: ” del si è fatto sempre così” aprendoci alle novità di vita e alle intuizioni che questo luogo ci suggeriva. Molte attività sono nate dall’orto, all’ospitalità e al giardino ornamentale che rendesse questo posto di soggiorno speciale e colorato. Adesso stiamo pensando di trovare una proposta da fare a persone che come noi vogliano trascorrere un periodo di rflessione da dedicare a se stessi, con la lettura, lo scambio culturale, meditazioni e contemplazioni in Natura o avvalendosi delle nostre camminate guidate, i nostri alloggi nel centro storico arabo, non sono veicolabili con le auto, e quindi un luogo dove si puo camminare e ascoltare le pietre delle case che attraverso i secoli hanno assorbito la vita dei questi villaggi nei secoli. Oppure proponimao di investire, il proprio tempo, volendo, in diverse attività della cooperativa e che ti proponiamo, la cura del nostro orto, la cura del nostro giardino, è un modo per “imparare e riflettere, facendo”, per dedicarsi al relax e al benessere del corpo e della mente.. “

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Ogni Cammino porta dentro di Te

Cosa vorrei comunicare ai nostri Ospiti? 

Voglio offrire una esperienza da ricordare, che possa dare spunti per migliorare le quotidianità di Ciascuno. Essenzialmente proponiamo un approccio alla Passeggiata di tipo Spirituale ed Esperienziale. Io propongo un “Cammino meditato” più che commentato, cogliendo nella Storia e nella Natura i suoi meccanismi e cio che nel tempo, questi, hanno rappresentato  per l’Umanità.  Durante i nostri cammini, intendo fare sperimentare alcuni elementi esperienziali con l’intento di dare un approccio con la Spirito della Natura e di cui siamo intima parte. Un Albero se sente che il nostro cuore (i nostri sensi superiori, intuizione, ispirazione, premonizione, ecc.) e la nostra mente è aperta, ci parla, noi dobbiamo solo restare immobili e ascoltare e coltivare l’amore e il rispetto per questo Essere meraviglioso. Pertanto i nostri Cammini hanno alcuni contenuti che intendo mantenere e sperimentare in ogni escursione, approfondendo di volta in volta Ciascuno degli elementi costitutivi: L’aria, l’acqua, il fuoco, la terra e la Luce che attiva ogni cosa e li trasforma. 

  1. introduzione alle Tecniche di meditazione;
  2. Abbraccio con l’Albero;
  3. Stare Insieme e con il Cibo da condividere;
  4. Cogliere l’elemento spirituale di ogni cosa, e cioè quella spinta vitale verso il compimento armonioso di ogni cosa.
  5. Le mie escursioni sono rivolte a famiglie con Piccoli, in particolari madri o padri separati che vogliono fare l’esperienza con i propri piccoli (da 8-15 anni); Le attività oltre che una camminata non troppo impegnativa, prevede un lavoro di gruppo nel preparare il pranzo, l’occasione dell’amicizia, lo scambio, il reciproco sostegno, e contribuire a preparare il pranzo; Con il ringraziamento per il cibo che consumiamo, la pulizia dopo aver bivaccato, riscoperta di un rapporto con la Natura, l’abbraccio con gli Alberi; Esercizi di fiducia; conoscere l’albero come sogggetto spirituale;
  6. Tipologie di proposte escursionistiche:
    1. Escursioni di piu giorni in tenda nei Rifugi (le chiavi dei Rifugi);
    2. Escursioni di mezza giornata compreso il pranzo;
    3. Escursioni di un giorno compreso il pranzo;
    4. L’Argimusco – un viaggio nella storia e nel significato delle grandi pietre;
    5. Il Bosco Malabotta – Conoscere il Bosco, come imparare a conoscere se Stessi;
    6. Percorso dei Mulini antichi ad acqua, lungo il corso del Fiume Elicona;
    7. Abakainon – Una storia da scoprire dalle origini Sicule;
    8. Mountain Bike a pedalata assistita
    9. I nostri Itinerari saranno incentrati su alcuni Elementi che di volta in volta verranno approfonditi: Itinerari dell’Acqua, Itinerari del Fuoco, Itinerari nei Boschi; Itinerari dell’Aria e del Paesaggio; Itinerari della terra, minerali, ecc.

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La Vita in un Fiore. Dedicato a mia mamma.

 

Non avvicinarti alla mia tomba piangendo.

Non ci sono. Non dormo lì.

Io sono come mille venti che soffiano.

Io sono come un diamante nella neve splendente.

Io sono la luce del sole sul grano dorato.

Io sono la pioggia gentile attesa in autunno.

Quando ti svegli la mattina tranquilla,

sono il canto di uno stormo di uccelli.

Io sono anche le stelle che brillano,

mentre la notte cade sulla tua finestra.

Perciò non avvicinarti alla mia tomba piangendo.

Non ci sono. Io non sono morto.

[Canto Navajo]

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LA MIA SICILIA SCONOSCIUTA Dedica a Montalbano Elicona.

 

Montalbano è una conquista.
Arrivarci non è agevole: strade sconnesse, piene di buche, che si inerpicano sui monti per ridiscendere e risalire. Per certi versi mi ricorda il viaggio all’interno dell’Abruzzo, dove l’andare era forzatamente lento e ci apriva a paesaggi improvvisi. E anche qui .
L’ Etna svetta ancora alle nostre spalle. Mandrie al pascolo, cavalli che ci osservano curiosi, campi immensi di cardi violetti. I megaliti dell’Argimusco lanciano il loro richiamo. C’è un’aura di intensa spiritualità in questo sito così aperto, quasi senza confini, dove la fa da padrone il vento, che accarezza un bosco di felci.
Questa è la mia Sicilia. Sconosciuta.
Montalbano vive nei suoi anziani seduti sull’uscio a prendere il fresco, mentre i ragazzini inseguono la palla lungo le viuzze.
Il dialetto è un segno di appartenenza, la chiave che apre agli incontri. Sono siciliana anch’io- vivo al nord – anche i miei figli sono andati via … chiacchieriamo…. seduta sul pisolo davanti all’uscio. Come cinquant’anni fa. Stralci di paesaggio si intrufolano tra le case, origliano, sbirciano le nostre parole e i nostri gesti. Montagne azzurrine, pale eoliche che girano…
Abbiamo visitato il castello di Federico, imponente, con lo sguardo che vaga sulla bella vallata, le linee dei monti a volte morbide, altre più aspre e tormentate, tra Nebrodi e Peloritani, senza soluzione di continuità.
Montalbano vive nei suoi vicoli stretti e negli slarghi inaspettati, nei vasi fioriti e negli spigoli. Dettagli. C’è sempre qualcosa di magico dietro l’angolo. Bellissime chiese, essenziali, autentiche. Scalini verso il cielo. Affacci struggenti. Portali in pietra ricamata, balconi in ferro battuto.
I tetti si inseguono e si incastrano gli uni negli altri, così le case, sembrano emanare dalla roccia, come appena sbozzate.
Camminiamo lentamente. Sul selciato rimangono ancora i disegni dell’insabbiata, pochi tratti,linee guida su cui comporre e creare ogni anno nuove storie.
I nostri ospiti ci hanno accolto con un sorriso e un abbraccio. È bello il loro progetto, coinvolge la comunità, per dare ai giovani prospettive di possibilità.
Il Sud è anche questo: sapersi inventare o andare via. Per ritornare ogni giorno con la mente e col cuore, perché un paese è per sempre e “anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
Il Belvedere toglie il respiro. Laggiù c’è il mare. Strano pensarlo verso nord. La costa incomincia a pulsare e i miei occhi lacunosi mi regalano aloni diffusi. Sono stelle cadute dal cielo, segnano spazi, donano sogni. Orizzonti mutevoli e inafferrabili.
Amica mia, mia cara, non sono una brava cacciatrice di lune come te. Non so scovare lune “stralunate” d’azzurro o velate di rosso ma, forse, intuisco la pace che riesce a sfiorarti in questi luoghi. La luna stasera sorride con tenerezza.
Per tutto il pomeriggio il vento ha giocato con le nuvole. Le ha strapazzate,le ha sbattute, per poi ritrovarle ed abbracciarle ancora. È un vento che stravolge, che sferza e fa male, che porta memorie. Eppure, tutto ciò che è passato non è stato perduto se continua a vivere così potente. E Montalbano, borgo tra i borghi, è il paese di ognuno di noi, che ci ha coccolati e protetti, che ci ha accompagnato per mano attraverso la frenesia che rischiava di travolgerci. Con il silenzio dei vecchi che aspettano e il chiacchiericcio allegro dei bambini, il profumo della terra e le macchie rosse dei gerani.
La sera è scivolata nella notte.
La luce fioca dei lampioni si frantuma, si fa polvere e ricopre d’oro le antiche pietre.

Autore Puglisi Gaetana – 2018

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