La Natura, la nostra Maestra

Oggi ho visto una un fiore di rosa, rosa. Una immagine che è rimasta presente nei piei pensieri della giornata, pensieri preoccupati, pensieri gioiosi, pensieri problematici, pensieri tristi, pensieri ansiosi, e anche pensieri colorati, ecc. ma quel fiore di rosa la cui bellezza spiccava si è presentata per ogni pensiero mischiandosi; mi ha stemperato ogni spasmo, ogni eccesso, ogni mediocrità, ogni colore di malinconia. Mi viene in mente quella frase famosa “la Bellezza Salverà il mondo”, accostandola alla vista della mia rosa e alla sua forza, con la sua semplice Bellezza. Osservando i comportamenti di un Albero e poi, della Vita esistente in un Bosco, comincio a comprendere cosa può vuol dire “La Vita”. E traggo una considerazione: la Natura mi può insegnare molte cose sulla mia Vita.

Mi vengono in mente alcune parole e concetti che ho letto tanti anni fa, capite poco e scarsamente da me considerati. Oggi cominciano ad assumere significati profondi che possono descrivere alcuni aspetti dello stile di vita di un Albero e poi della intera comunità degli Alberi, il Bosco. Parole come la mitezza, Letizia, Pace, Armonia, Semplicità, Leggerezza, Solidarietà, Cooperazione, Dono di sè, e tante altre. Sono Parole umane con significati umani, poco considerate da punto di vista degli Alberi. Le piante, sono convinto, hanno sviluppato azioni e comportamenti ben piu profondi al punto di tollerare e lasciarci fare danni contro la Natura stessa, probabilmente per darci tempo di comprendere ed acquisire consapevolezza della Vita Stessa a cui apparteniamo. Certo, a tutto c’è un llimite oltre il quale avviene una forma di intolleranza e successivamente la espulsione dalla Vita stessa, rischiamo che la nostra presenza su questo Pianeta venga considerata come gli effetti di una malattia. Ma quello che piu mi fa pensare è quello che ci perdiamo, con il persistere del nostro sconsiderato stile di vita, ci perdiamo di essere felici e di vivere in armonia con il Creato, a sviluppare quello scambio di energia che ogni essere vivente ha bisogno. La scienza Comincia appena adesso a dimostrare le enormi capacità delle piante di relazionarsi con l’ambiente piu di quello che sappiamo fare noi, dimostranto una intelliggenza superiore e probabilmente una coscienza superiore a noi Umani.  Solo pochi umani hanno intuito tali capacità delle piante, i santi come San Francesco di Assisi per esempio, E le culture antiche che avevano individuato nell’albero un Essere vivente sacro tanto da farne oggetto di culto (alberi sacri, Boschi sacri, Pietre Sacre, ecc.), come nella cultura arcaica Sicula, Sikana, Inca, ecc. Per poter comprendere il Bosco la via piu semplice è quella ascetica e meditativa. Prendiamo alcuni spunti dalle regole di convivenza monacale come quella di San Benedetto da Norcia.

L’Amore come strumento e fine di ogni azione;

  1. La dimensione spirituale và coltivata al pari di quella civile;
  2. Il lavoro come modalità del “fare”, costruire, edificare, il Bene Comune;
  3. Ora ed Labora;
  4. La preghiera come momento di connessione con il Creato e per la ricerca dell’Armonia interiore e cosmica;
  5. Ricomporre ogni conflitto con il Dialogo e il confronto;
  6. Convivere con i propri limiti, contenere, limitare, governare, gestirei propri limiti.
  7. Operare per il bene comune e cercare la Pace;
  8. Operare per la Giustizia;
  9. Chi non ha recato sofferenze al tuo vicino prossimo? Vivi per per-donare;
  10. Il Tempo che ci è dato serve per riconoscere e correggere i nostri difetti.

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