La storia di Jemma

Come tutte le nostre storie, il legame che ha legato noi, una coppia catanese venuta ad abitare tra le montagne dei Nebrodi, e Jemma, a un bellissimo setter dagli occhioni dolci, è stato semplice e casuale. Jemma viveva  in un

Come tutte le nostre storie, il legame che ha legato noi, una coppia catanese venuta ad abitare tra le montagne dei Nebrodi, e Jemma, a un bellissimo setter dagli occhioni dolci, è stato semplice e casuale. Jemma viveva  in un casolare abbandonato vicino casa nostra, veniva nutrita dal suo padrone in attesa che potesse avere l’età per imparare a cacciare e a portare al cacciatore la preda appena fucilata. Ogni sera al nostro rientro ci aspettava sul davanzale di quella casa, da un buco che lei era riuscita ad aprire per potersi affacciare al mondo. Sguardi e scambi di affettuosità fino ad arrivare al cibo che portavamo dal ristorante che gestiamo a Montalbano.  Poi è arrivato il grande giorno per Jemma, la sua prima caccia. Per voci di paese, le perfomance non erano state molto edificanti: agli spari Jemma fuggiva dall’altra parte terrorizzata! Riportata in casa, e sempre per voci di paese, era  destinata ad essere “licenziata”. Ci siamo offerti di poterla adottare e così è stato.  Bagno, veterinario, vaccini, microchip di riconoscimento sottopelle, ed una paziente relazione per potere convivere con noi umani sotto lo stesso tetto. Una “signorina” affettuosissima, per niente aggressiva, docile e fedele. Ci ha sempre ripagato così, per avere rinunciato ad un pezzo della nostra casa. Abbiamo deciso che la notte dormiva con noi in casa, e la mattina la si metteva fuori, per poter muoversi nel quartiere come accadeva fino a qualche tempo fa, insieme a muli e asini,  posteggiati davanti le case del paese in attesa di ripartire per il lavoro o un viaggio, insieme a galline e galli, che scorazzavano per le stradine del borgo medievale ecc.. Jemma è amica di tutti, conosce tutti nelle case abitate, e accetta la generosità di un pezzo di pane, un osso, un pezzo di carne, un po di pasta offertagli dai paesani. Ed ha sempre una parolina affettuosa da parte di Tutti; Lei ricambia, con un sorriso dolce, occhi teneri e la coda scodinzolante. Fa sempre bene a tutti contraccambiare per tanto reciproco  amore. Poi sono venuti i primi calori e Spank, un barboncino senza palle, che noi avevamo precedentemente adottato, è stato inutilmente irrequietissimo. Il primo calore, scampato pericolo! abbiamo cercato di tenerla in casa il piu possibile. Al secondo calore abbiamo visto un seguito di cani maschi dietro la nostra porta di casa e abbiamo cercato di tenerla in casa il piu possibile.. Alcuni dei pretendenti erano bellini, piccoli e pelosi, altri palestrati e rozzi, e altri timidi, innamorati e molto, molto sprovveduti. Lui Brown,  un setter timido, bianco e marrone, l’aspettava ogni mattina sotto l’arco di Giovan Guerino, immobile e ansioso di poterla rivedere! Quache volta ci è scappata di casa ed è stata via qualche giorno. Un giorno ero seduto allo Spirito Santo, ed è venuta a trovarmi  insieme a Lui, Brown: “Grazie della presentazione Jemma, ma adesso torniamo a casa..!”” Qualche giorno dopo rientra a casa e la chiudo evitando ancora che potesse uscire. Dopo sessanta giorni arrivano i cuccioli, 8 cuccioli. bellissimi. Ma del “Timido e molto sprovveduto papà setter” neppure la traccia, sparito!  Costruiamo un riparo in una casetta a noi vicina e trasferiamo Cuccioli e mamma, dopo qualche settimana.   Adesso hanno quasi sessanta giorni sono bellissimi e affettuosissimi, cè Poldo il furbastro, Timidina, Barilotta, Bandita, ecc. Ne mancano Due, Qualcuno se li è presi, Speriamo che li trattino bene!.

Adesso i cuccioli di Jemma cercano padroni affettuosi con cui condividere una avventura quotidiana di vita giocosa e fedele. E noi li regaliamo con piacere a chi li volesse adottare! Rosaria 3467654897 e Silvio 3467654899.

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