Luglio 2017

L’Amanita caesarea,

volgarmente conosciuta come ovolo buono, è uno dei più apprezzati e ricercati funghi commestibili, da molti consumato anche crudo con insalata. Al contrario di molte specie fungine che necessitano di umidità elevata, questa specie predilige un clima secco.
La sua prelibatezza indusse gli antichi Romani a definirlo “Cibo degli Dei” ed a tutelare i boschi in cui si riproduceva. Lo possiamo trovare nell’areale del Nocciolo.

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Biscotti a Cimino

La tradizione culinaria di Montalbano Elicona vanta numerose specialità dolciarie. Tra queste vi è quella “biscotti a cimino”, che vengono ancora lavorati a mano.

In questo articolo tratto dal sito amontalbanoelicona.it, Francesca Bisbano vi svela il loro segreto.

 

Ottimi deliziosi e sfiziosi, simbolo di una cultura che racchiude in sé tracce di dominazioni diverse, i Biscotti a Cimino sono ancor oggi una delle principali specialità dolciarie del comune di Montalbano Elicona.

CuminoUn tempo realizzati esclusivamente nel periodo di Pasqua, ormai reperibili 365 giorni l’anno in tutti i bar e panifici locali, la loro preparazione costituiva un importante momento di ritrovo e convivialità domestica. Non v’era vicina, parente o amica, che in quei giorni non fosse invitata dalla padrona di casa per preparare i famosi dolcetti. Quale occasione migliore dunque, per rompere la routine quotidiana e dar gioia alla casa?

La storia dei Cimini è lunga e complessa, custodita gelosamente dalle donne e tramandata secondo la propria tradizione di madre in figlia. La mia è quella che segue e buona fortuna, se mai deciderete di cimentarvi nell’impresa. 😉

Biscotti a Cimino

Ingredienti:

  • 1 kg di farina 00 (anticamente si usava quella ricavata dal grano curcitta, antica varietà di frumento coltivata nella provincia di Messina)
  • 50 gr di cimino (cumino)
  • 280 gr di zucchero
  • 180 gr di sugna (strutto)
  • 1 pezzettino di pasta di pane crudo, per preparare la livatina

Preparazione della Livatina:

Far lievitare la pasta di pane per due (o 3 giorni max) in un vasetto di terracotta (o anche un bicchiere di carta). Quindi unirla a 250 gr di farina e lasciar riposare il tutto per altri 2 giorni.

Procedimento

Ottenuta la livatina, mischiarla con i rimanenti 750 gr di farina, lo zucchero, il cumino e la sugna. Impastare gli ingredienti in modo da ottenere un panetto liscio e compatto, dal quale verranno pian piano separati piccoli pezzetti di pasta per realizzare le forme: ciambelle; bastoncini o spirali simili ad S. E’ importante non smettere mai di lavorare il resto del preparato (per questo è consigliabile farsi aiutare da qualcuno nella preparazione dei biscotti) fino al suo completo esaurimento. A questo punto far riposare le sagome ottenute per circa 24h ed una volta lieviti, infornare i biscotti in pirofile precedentemente imburrate a 180 gradi, finché non saranno cotti.

Rivisitazioni moderne:

Per maggiore comodità è possibile lavorare per circa mezz’ora e riporre per 12 ore l’impasto di livatina, zucchero, cumino e farina (750 grammi) in sacchetti per alimenti, coprendoli con delle coperte. Lavorarlo poi per 30 min abbondanti e realizzare le forme da infornare sempre in pirofile imburrate a 180 gradi.

Attenzione: la pasta lavorata con ambo i metodi, deve essere sempre liscia e compatta.

Buon lavoro 😀

Francesca Bisbano

 

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